Si risale per vecchi depositi fino a q. 426; il sentiero è percorribile in macchina, ma è preferibile seguire una carrareccia che porta in loc. Peroz. La si percorre fino ad una strada bianca, poi si riprende la mulattiera fino ad arrivare ad un piazzale da dove inizia il sentiero. Lasciati i coltivi in loc. Cal Maor e percorsa la Val di Banche s'arriva sotto le pareti strapiombanti di Croda Rossa, che si percorrono sotto con sentiero in salita. Superando a nord il fondo di una valletta a V ed arrivati al capitello di S. Carlo Borromeo si prosegue su una mulattiera più larga fino alla Villa Toti dal Monte. Dopo un'area turistico-ricreativa si scorge a destra il ristorante "Ai Faggi", da dove ha inizio il sentiero che porta a Col de Moi. Da qui si possono vedere la chiesetta di S. Gottardo, ora S. Fermo e S. Rustico, e la vecchia osteria di Praderadego.
Paesaggio Naturale: Da Valmareno fino al piazzale dove si abbandona la strada bianca s'incontrano nuclei di castagneti da frutto, carpino nero, genzianella di Koch e Cneoro (Fior de S. Daniel). Più in alto faggio e abete rosso con sottobosco di ciclamino e fior di stecco. A Praderadego sono presenti il croco, il narciso ed il botton d'oro. Tra la fauna: gallo forcello, coturnice, ghiro, volpe, capriolo, scoiattolo e poiana. Suggestivi monoliti che formano paesaggi simili a quelli delle "città di roccia": uno di questi è il "Caregon del Diaul" in loc. Croca Rossa. La leggenda vuole che lì sedesse il diavolo in attesa di qualche anima del purgatorio.